Etichettato: inferno
Il sangue del Redentore
Il simbolo non è un mero codice che corrisponde ad un senso univoco, ma è un’inesauribile fonte di significati possibili, diversi eppure sempre coerenti. Ogni simbolo racchiude dunque in sè un mondo intero; eppure è possibile concatenarli come unità di un linguaggio, come se fossero lettere che vanno a formare parole di una complessità ricchissima.
E’ il caso di questa straordinaria composizione allegorica, tratta da un meraviglioso manoscritto del XV secolo (British Library, Add MS 37049), ricco di illustrazioni simboliche davvero singolari:
Il Giudizio Universale: il cerchio e la croce
Nella chiesa di Sankt Lorenzen im Lesachtal (Austria) si trova un magnifico affresco raffigurante il giudizio universale.
Continua a leggere
La coppa rappresenta un contenitore che riceve in sè la forza divina. Soltanto un cavaliere dal cuore puro può ricevere il Graal: il Graal è infatti proprio quel cuore puro, capace di ricevere in sè il fuoco di Dio.
Per un peccatore, il fuoco divino è il tormento dell’Inferno, mentre per un credente lo stesso fuoco è il processo di purificazione del Purgatorio; ed è ancora lo stesso fuoco ad essere per il santo la beatifica contemplazione di Dio nel Paradiso. Il fuoco divino rimane sempre il medesimo: a cambiare nei tre casi è la disposizione dell’uomo, che può variare dall’ostinata opposizione alla sottomissione più completa.
Soltanto agli occhi del peccatore il fuoco dell’Inferno è una punizione; le sue fiamme sono anche, e soprattutto, un mezzo di purificazione. Per l’uomo giusto le pene dell’inferno diventano infatti le prove del purgatorio. E quello stesso calore che gli altri percepiscono come insopportabile è sentito dal santo come l’amore di Dio che splende nel Paradiso.
È ora famelica, l’ora tua, matto.
Strappati il cuore.
Sa il suo sangue di sale
E sa d’agro, è dolciastro essendo sangue.
Lo fanno, tanti pianti,
Sempre più saporito, il tuo cuore.
Frutto di tanti pianti, quel tuo cuore,
Strappatelo, mangiatelo, saziati.
(Beato Angelico, particolare del Giudizio universale / E’ ora famelica – Ungaretti)