Etichettato: Graal
L’amara medicina
“E diceva: «Abbà, Padre! Tutto è possibile a te, allontana da me questo calice!»”
È grazie alla coppa che si riescono a mescolare l’acqua ed il fuoco: normalmente l’una spegnerebbe l’altro, oppure il calore delle fiamme farebbe consumare le acque in vapore. Ma tramite la mediazione della coppa, è possibile ottenere l’acqua di fuoco.
Tra l’eco e la voce vi sono due poeti: il primo, l’eloquente, è simile a una luna spezzata il secondo, il taciturno, è simile ad un bimbo che si addormenta ogni notte tra le braccia d’un vulcano. (Adonis, I due poeti)
La coppa rappresenta un contenitore che riceve in sè la forza divina. Soltanto un cavaliere dal cuore puro può ricevere il Graal: il Graal è infatti proprio quel cuore puro, capace di ricevere in sè il fuoco di Dio.
Per un peccatore, il fuoco divino è il tormento dell’Inferno, mentre per un credente lo stesso fuoco è il processo di purificazione del Purgatorio; ed è ancora lo stesso fuoco ad essere per il santo la beatifica contemplazione di Dio nel Paradiso. Il fuoco divino rimane sempre il medesimo: a cambiare nei tre casi è la disposizione dell’uomo, che può variare dall’ostinata opposizione alla sottomissione più completa.