Etichettato: civiltà

La natura e l’uomo

Sono molti coloro che professano un grande amore per la natura. Soltanto in pochi casi, tuttavia, questa dichiarazione corrisponde al vero. Nella maggior parte delle persone sussiste al contrario un autentico terrore nei confronti di questa forza cosmica.

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(Hubert Robert, Il grande incendio di Roma)

Anche la civiltà è un guscio, anzi, è una concrezione formata da altri gusci, a loro volta composti da altri gusci.

Guardiamo ad esempio una città, che possiamo ben indicare come il simbolo stesso della civiltà: un gigantesco involucro, che protegge e tiene stretti in sé gli abitanti che la compongono.
A sua volta la città è composta da edifici; scatole chiuse che rappresentano altrettanti gruppi chiusi: principalmente famiglie, ma anche gruppi di lavoro, congregazioni religiose e altri piccoli gruppi di vario genere. Il gruppo e l’edificio sono due modi di manifestarsi del medesimo guscio.
E come abbiamo visto, non è vero che anche i singoli individui che compongono quei gruppi devono la propria unicità, la propria essenza, proprio ad un guscio che li distingue dagli altri uomini? Il guscio che dà la forma esteriore all’anima di un uomo è formato da personalità, ricordi, convinzioni, speranze, aspettative.
Basta che una bronza di larice venga lasciata senza sorveglianza nel cuore d’un uomo: il suo fuoco infido scioglierà prima i vincoli che tengono serrato il fuoco della sua anima; poi quel fuoco si ingrosserà, propagandosi agli edifici ed alle famiglie, alle fabbriche, alle scuole, alle chiese, trovando sempre nuovo combustibile, fino a crescere in un incendio che devasta la città intera.
Per fondare una civiltà è necessario che un’altra abbia termine; affinché nasca una città bisogna prima che ne bruci un’altra. Per poter dar vita a Roma è stato necessario prima sciogliere Troia.

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