Le parole piccole
Cercavo la Verità assoluta, una certezza rigida e severa. Credevo che una regola, per esser degna del suo nome, dovesse rifiutare le eccezioni.
Forgiai coi miei pensieri travi inflessibili ed astratte. Volevo costruire un tempio di verità e bellezza, ma fabbricai la gabbia in cui per anni ho chiuso il mio respiro.
La legge senza appello è un’ingiustizia. Ogni teoria genera contraddizioni quando si crede universale. Non è coerenza, ma tirannia mentale.
Poi ho scoperto le parole piccole, che danno luce fioca e tremolante, ma sincera. Ciascuna chiave schiude soltanto la sua porta, ma non per questo è inutile, o addirittura falsa.
Ad ogni stanza la sua luce, ogni frangente è retto da regole diverse. Ora raccolgo le verità più umili, buone soltanto un giorno, o per un’ora. Rifiuto l’arroganza dell’incendio, anche se squarcia il buio: nella mia notte inseguo il volo delle lucciole.
