Il Giudizio Universale: il cerchio e la croce
Nella chiesa di Sankt Lorenzen im Lesachtal (Austria) si trova un magnifico affresco raffigurante il giudizio universale.
Uno dei particolari più interessanti della composizione è l’arcobaleno che forma un cerchio completo attorno al Giudice:
Normalmente l’arcobaleno è appunto un arco – soltanto metà della circonferenza, un cerchio spezzato. Qui invece il circolo si chiude. Ed è appunto il cerchio completo una delle strutture fondamentali del Giudizio Universale:
Si potrebbe seguirne passo per passo il percorso circolare. La circonferenza parte dall’alto, dal Giudice che allontana da sè la parte malvagia; da lì scende fino all’Inferno. Poi si muove verso il lato dei giusti: notate come non ci sia un confine invalicabile fra i due schieramenti; anzi, un uomo è proprio nel mezzo!
Il flusso quindi risale, tornando al Salvatore: al tempo stesso l’Alfa e l’Omega…
L’altro lato della composizione è invece la divisione in quarti: un sopra e un sotto, un cielo ed una terra, ma anche destra e sinistra, anime salvate ed anime dannate…
Questa divisione è l’aspetto tremendo e terrificante di Dio: il Giudizio. I suoi simboli sono la spada di fuoco (“Scacciò l’uomo e pose ad oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada folgorante, per custodire la via all’albero della vita”), e la mano sinistra, abbassata, che sembra quasi spingere via, lontano da sè. Ogni giudizio è una divisione: l’atto di conoscere viene svolto tramite una suddivisione in categorie. “Non sono venuto a portare pace, ma una spada!”
Ma la promessa della reintegrazione, che va oltre questa divisione, è il Perdono, simboleggiato invece dalla mano destra alzata in segno di benedizione, e dalla spada ornata di gigli.
Sembra che nel raffigurare i Diavoli l’artista abbia lasciato libera corsa alla fantasia:
Ne risulta un quadro grottesco ma affascinante, ben più ricco di dettagli ed interessante del Paradiso sull’altro lato. Qui sta uno dei paradossi più amari: il bene, tutto sommato, ci appare noioso, mentre il male esercita un fascino conturbante ma irresistibile…
Il lato delle anime salve è educato, civile, pulito, tranquillo: tutti aggettivi che per la nostra mentalità sono assolutamente privi d’attrattiva.
Anche questo quarto, tuttavia, offre particolari interessanti:
Le anime vengono portate in un telo che assume la forma di una barca. L’idea di salvezza è spesso collegata alla nave: basti pensare all’Arca di Noè. Anche la Chiesa è stata spesso equiparata in via simbolica all’Arca.
Bisognerebbe però interrogarsi sulla natura dell’Acqua da cui queste barche offrono salvezza! Il Mare è la Madre della vita, e la pioggia è il dono del Cielo che rende fertile la terra; com’è che queste due benedizioni si mutano in una furia distruttiva, nel terrificante simbolo del Diluvio?