Atteone viene sbranato dai suoi stessi cani. Il cane è una forza bestiale, un istinto carnale, una pulsione primordiale: nel corso dei secoli l’uomo è riuscito però a comandarlo e ad addomesticarlo. L’antico fuoco però non si può spegnere, ma dorme soltanto, come la brace sotto la cenere. Non appena l’umanità di Atteone viene meno, la forza primordiale si risveglia, e divora colui che fino ad un attimo prima si considerava il suo padrone indiscusso.